Tecnici intervista
La riqualificazione dell'area portuale
Ci troviamo sul molo storico di quello che è il primo insediamento del porto di Taranto, alle mie spalle c’è la darsena Taranto, che abbiamo rinominato così che è il primo nucleo storico.
Noi in questi anni abbiamo provato a cambiare l’approccio culturale cercando di aprire la città al porto e il porto alla città.
E un primo passo verso l’apertura è proprio la realizzazione di una passeggiata che porterebbe un cittadino, o un turista, a scendere dalla parte del Castello Aragonese giù verso le mura storiche fino ad arrivare, asseggiando proprio lungo il mare, fino al porto passando all’interno di quella che era una volta detta dai tarantini la ‘duana’, la dogana, attraversando uno spazio che prima era un valico fisico, fino ad arrivare alla statua di San Cataldo dove stiamo realizzando un centro polivalente che si chiama Falanto, all’interno del quale potranno trovare accoglienza i turisti provenienti dalle navi da crociera.
E quindi un turista che scende dalla nave da crociera potrà essere accolto direttamente nel centro polivalente denominato Falanto e all’interno del Falanto potrà trovare attività di accoglienza, attività di ristorazione, attività anche di tipo culturale con una sorta di anfiteatro che accoglie fino a 200 posti e con uffici pubblici e di amministrazione.
E dal Falanto potrà, passeggiando, arrivare fino a visitare per esempio il Castello Aragonese o guardando la città da un’altra prospettiva, che è una prospettiva fino ad oggi mai esplorata, che è quella proprio di guardare la città dal mare.
Il nuovo waterfront
il progetto di riqualificazione del waterfront della città, per esempio, prevede anche la realizzazione di un organo del mare.
Quindi un turista, ma un cittadino, che può passeggiare lungo questo nuovo waterfront progettato specificamente per questo scopo, potrà essere allietato dai suoni prodotti dall’organo del mare che è posizionato proprio alle mie spalle.
Con questo noi vogliamo sempre più cercare di cambiare proprio l’approccio culturale che abbiamo fino ad oggi, cercando di far capire che Taranto non è una città solo industriale ma che può offrire un’ampia gamma di contenuti di tipo diverso: di tipo turistico o anche di tipo commerciale, pensiamo che per esempio il Varco Est proprio per questo scopo verrà spostato in modo da poter far fruire meglio alla popolazione ma anche ai turisti l’intera città.
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