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Francesco Sisto intervista

Francesco Sisto - Maremosso

L’allievo maestro d’ascia

Io sono Francesco Sisto, architetto allievo maestro d’ascia e Presidente di Officina Maremosso.

Ho deciso un po’ di anni fa di cambiare parte della mia vita e tornare a Taranto per avviare questa realtà che si occupa di recupero, restauro e conservazione di quelli che sono gli antichi mestieri legati alla marineria tradizionale, nello specifico il restauro, la costruzione e la manutenzione di imbarcazioni in legno, utilizzando le tecniche tradizionali degli antichi mestieri quali il maestro d’ascia, il maestro calafato, il falegname di mare e il carpentiere navale.

Siamo a Taranto nell’antica zona di Porta Napoli, un piccolo borgo stretto tra la città vecchia e il quartiere Tamburi, dove un tempo erano concentrate tutte le attività produttive e commerciali legate a stretto giro o alla stazione o al porto.

Il termine maestro d’ascia è un termine complesso che racchiude tutta l’abilità artigiana di questi antichi professionisti del mare.

Viene chiamato d’ascia, proprio perché l’ascia era lo strumento principale che questi artigiani utilizzavano per modellare gli scafi delle imbarcazioni; maestro perché erano capaci con questo semplice strumento di tirare fuori un’imbarcazione, un elemento complesso come una barca che poteva essere da lavoro, che poteva essere da diporto, da trasporto o addirittura commerciale, scolpendola letteralmente dal semplice tronco, dal semplice grezzo riuscire a padroneggiare tutta una serie di tecniche caratteristiche e lavorazioni atte al fine ultimo che era quello di creare una imbarcazione efficiente e navigante.

L’impegno di Officina Maremosso

Taranto è una città che ha bisogno di recuperare strettamente il suo rapporto con il mare.

Data la sua posizione: Taranto è una città unica, perché appunto è protesa tra due mari.

Fino a 50-60 anni fa tutta la sua economia derivava dal mare, da quelli che potevano essere tutti i mestieri legati a largo spettro al mare.

Oggi questa esigenza sta tornando pressante, si sta riscoprendo quella che è la vera vocazione della città di Taranto.

E quindi c’è bisogno di qualcosa e di qualcuno che riprenda questo antico sapere e lo conservi e lo divulghi.

Officina Maremosso sta cercando di operare in questo senso, rivolgendosi proprio ai giovani.

Proprio per questo abbiamo da alcuni anni attivato anche delle collaborazioni con il ministero della Giustizia, Dipartimento della Giustizia minorile.

Creando dei progetti ad hoc di socializzazione formativa per i minori a rischio devianza o già inseriti all’interno del sistema penale.

In questo modo noi accompagniamo l’esperienza di socializzazione formativa come viene chiamata e quindi il lavorare in gruppo il raggiungere insieme uno scopo, a un vero e proprio corso di formazione, attivando dei progetti di volta in volta specifici su determinate tecniche o lavorazioni marinaresche, come ad esempio la costruzione di scafi, la costruzione di alberi, la costruzione di supporti, tutti rigorosamente in legno e tutti rigorosamente seguendo le antiche tecniche di lavorazione.

L’attenzione di oggi è quella di ritornare ai materiali naturali come appunto il legno che per secoli, per millenni è stato il materiale principale delle costruzioni navali, proprio perché il legno è un materiale naturale e quindi i costi di gestione, i costi di smaltimento e soprattutto gli scarti di lavorazione non hanno lo stesso disastroso impatto ambientale che le materie sintetiche allo stato attuale hanno.

*** Trascrizione generata automaticamente ***

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