THE OIL PORT

The Taranto Eni Refinery is an industrial complex that transforms crude oil into various products, combustibles and fuels.
It processes 6.5 million tonnes of crude oil per year.
Crude oil and finished products arrive and depart by land and sea.

La movimentazione via terra avviene tramite autobotti ma anche attraverso l’Oleodotto Monte Alpi (PZ)–Taranto lungo 136 km. Per il trasporto via mare esiste nel Mar Grande un pontile lungo 1 km per lo scarico e il carico di prodotti e semilavorati del petrolio al quale possono ormeggiare contemporaneamente 2 navi fino a 18.000 tonnellate di portata lorda e 2 navi fino a 34.000 tonnellate (ma esiste anche un sistema ausiliario, che consente l’ormeggio di navi fino a 60.000 tonnellate).

Per consentire alle navi più grandi (fino a 250.000 t) di caricare/scaricare in sicurezza esiste un Campo Boe Marino (CBM), collocato al centro del Mar Grande di Taranto.

Lo scarico dal campo boe avviene tramite un Oleodotto sottomarino che raggiunge il Parco Serbatoi all’interno dello stabilimento petrolifero.

Il pontile petrolifero (Foto AdSP Mar Ionio)

Il pontile petrolifero (Foto AdSP Mar Ionio)

L’impianto di Taranto

L’impianto di Taranto è il più importante polo di distribuzione di prodotti petroliferi dell’Italia meridionale. La raffineria è integrata direttamente con la produzione del greggio perché un oleodotto la collega ai giacimenti della Val d’Agri in Basilicata. Taranto è anche l’unico porto in Italia che ha l’obbligo della sicurezza ambientale: un “sistema porto” fortemente impegnato nella riduzione del rischio e imprese specializzate per le operazioni di carico e scarico delle petroliere.

La nave Ardenza al pontile petrolifero in concessione all’ENI (Foto AdSP Mar Ionio)

Il pontile petrolifero con sfondo il Mar Grande (Foto AdSP Mar Ionio)

Introduzione e Inquadramento territoriale

La Raffineria Eni di Taranto è un complesso industriale che ha come obiettivo la trasformazione del petrolio greggio in diversi prodotti, combustibili e carburanti. La Raffineria di Taranto è un complesso IPPC, ed è attualmente autorizzata (Decreto AIA - D.M.0000092 del 14/03/2018) per una capacità di lavorazione di petrolio greggio di 6,5 milioni di tonnellate/anno, che avviene attraverso fasi successive in diversi impianti.

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Il greggio e i prodotti finiti vengono introdotti/esitati via terra e via mare.

La movimentazione dei prodotti e delle materie prime è effettuata “via terra” attraverso l’impiego di autobotti, rifornite tramite pensiline di carico/scarico dedicate, o attraverso l’Oleodotto Monte Alpi–Taranto lungo 136 km, che permette il trasferimento di greggio stabilizzato dal Centro Olio di Viggiano (PZ) alla Raffineria. Tale oleodotto è costituito dalla condotta interrata, dalle trappole di lancio e ricevimento scovoli (pigs), nonché dalle installazioni ubicate all’interno della Raffineria.

Per quanto riguarda, invece, la movimentazione dei prodotti e delle materie prime “via mare” sono attivi in Raffineria:

  • un Pontile, ubicato nel Mar Grande di Taranto, per lo scarico ed il carico di prodotti e semilavorati petroliferi, della lunghezza di 1 km, costituito di due ormeggi per navi fino a 18.000 tonnellate di portata lorda (attracchi 1 e 2) e di due ormeggi per navi fino a 34.000 tonnellate (attracchi 3 e 4). Sugli attracchi 3 e 4 è stato installato, inoltre, un sistema di attracco elettronico ausiliario, che consente l’ormeggio di navi fino a 60.000 tonnellate con pescaggio massimo di 9,65 metri. L’impianto di carico/scarico è dotato di attrezzature che consentono di caricare e/o scaricare 4 navi contemporaneamente, con utilizzo di linee e prodotti differenti. Il pontile è collegato con i serbatoi di Raffineria tramite tubazioni posizionate interamente fuori terra per una lunghezza di circa 430 m, a eccezione del tratto di attraversamento della sede stradale e ferroviaria, della lunghezza di circa 60 m, in corrispondenza del quale le tubazioni sono incamiciate.
  • un Campo Boe Marino (CBM), ubicato al centro della rada del Mar Grande di Taranto, per lo scarico del greggio dalle petroliere; il CBM viene utilizzato per l’attracco di petroliere a elevato tonnellaggio VLCC (Very Large Crude Carrier) fino a 250.000 tonnellate. Il campo boe consiste di una boa pontone e di 5 boe di ormeggio, dotate di corpo morto ancorato sul fondo del mare, e sistema di aggancio cavi della nave alle boe con sgancio rapido in caso di situazioni di emergenza. La boa pontone, mediante due manichette flessibili, collega la petroliera al manifold sottomarino, collegato a sua volta all’oleodotto mediante un giunto flangiato.
  • un Oleodotto sottomarino di Raffineria (Sea-line), che collega il Campo Boe con il Parco Serbatoi (situati nella zona sud dello stabilimento) per la discarica del greggio. La sea-line è posizionata in trincea sul fondo del mare per una lunghezza di circa 3600 mt; il tratto terminale, della lunghezza di circa 200 mt, è interrato a partire dal litorale fino all’interno del muro di cinta di Raffineria, in prossimità dei serbatoi di greggio.

E’ da sottolineare che tutte le attività di carico e scarico sono disciplinate da procedure operative interne, opportunamente aggiornate.

Sostenibilità e Sicurezza

La Raffineria è impegnata costantemente nell’implementazione di tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza delle persone che vi operano (sia dipendenti che contrattisti) e la tutela dell’ambiente.

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Tra queste azioni ricordiamo l’adozione di modelli organizzativi per la gestione dei rischi, formazione, sviluppo di competenze e promozione della cultura della sicurezza, focalizzazione su asset integrity e sicurezza di processo, gestione delle eventuali emergenze, applicazione di nuove tecnologie digitali a supporto della sicurezza. Tutto il personale di Raffineria è altamente specializzato e costantemente formato per l’identificazione proattiva, la valutazione e la mitigazione dei rischi.

La Raffineria dispone di un reparto antincendio interno ed una squadra di emergenza (costituita da personale in turno 24H), costantemente formati. Vengono Inoltre svolte simulazioni settimanali, talvolta anche con la partecipazione attiva di Enti esterni, per garantire la massima organizzazione, prontezza ed efficacia nella gestione di una eventuale emergenza.

Sostenibilità e Ambiente

La tutela dell’ambiente, basata su criteri di prevenzione, protezione, informazione e partecipazione, è una componente imprescindibile del modo di operare della Raffineria di Taranto, impegnata costantemente in questo ambito anche nelle fasi di introduzione materie prime ed esitazione prodotti.

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La Raffineria, per assicurare sempre di più la propria sostenibilità ambientale, si è sistematicamente dotata delle migliori tecnologie disponibili ed ha puntualmente perfezionato le proprie procedure operative.

In particolare, per ciò che concerne le attività “off-shore”, è presente una Unità di Recupero Vapori (URV) che aspira i vapori dalle navi durante il carico di greggio e benzina. Tali vapori vengono separati dalla eventuale parte liquida residuale e processati in specifiche sezioni di trattamento per poi essere immessi nel sistema di recupero fuel gas di Raffineria.

L’unità recupero vapori presente presso il terminale marittimo è stata oggetto di un recente investimento per il miglioramento tecnologico che è consistito nella realizzazione di una nuova unità VRU e di un sistema di conversione termica VCU in grado di abbattere efficacemente gli idrocarburi residui.

Per quanto riguarda l’attività presso il Campo Boe Marino, la Raffineria esegue anche il monitoraggio delle eventuali emissioni odorigene durante le fasi di ormeggio, discarica, disormeggio e post disormeggio delle navi, a cura di società specializzate e laboratori esterni accreditati, in modo da analizzare la qualità dell’aria durante tutte le fasi della movimentazione di idrocarburi.

Negli ultimi anni il pontile della Raffineria è stato oggetto di progetti di investimento relativi al suo prolungamento, all’installazione di nuovi compressori per il potenziamento dell’impianto recupero vapori durante la caricazione delle navi cisterne. E’ stato, inoltre, installato il nuovo sistema digitale di accosto navi con la sostituzione integrale di alcune linee di prodotti idrocarburici finiti.

Negli ultimi anni il traffico navale relativo alla raffineria ha registrato un importante incremento: nel 2019, 411 navi cisterne di cui 74 carichi con Bettolina pro bunkeraggio. Nel 2020, nonostante la pandemia, sono state raggiunte 532 navi cisterne con 149 carichi su bettoline, a dimostrazione della strategicità del Porto di Taranto.

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Tue ‒ Thu: 09am ‒ 07pm
Fri ‒ Mon: 09am ‒ 05pm

Adults: $25
Children & Students free

673 12 Constitution Lane Massillon
781-562-9355, 781-727-6090

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